Della chiesa originaria resta ben poco. Fu costruita nel Cinquecento in un precedente luogo di culto al quale vi si accede tramite una ripida scalinata, coperta in parte da un portichetto rinascimentale con archetti a tutto sesto. Sull’architrave del portale è scolpito lo stemma berardiniano. L’interno della chiesa è caratterizzato da una navata unica con tre campate coperte da volte a crociera costolonate ed abside quadrata con volta a padiglione. Gli altari e le decorazioni furono rimodernati in stile barocco nel Settecento, per volere della famiglia Vetoli. Di particolare bellezza è la scultura lignea del XIII secolo della Madonna con il Bambino che venne rubata nel 1973, e poi recuperata negli anni Ottanta.L'’opera di maggiore interesse conservata nella chiesa è l’ambone; secondo quanto testimoniato dall'iscrizione letta per la prima volta dall'Antinori, esso risale al 1267, quando l'abate Bernardo e due monaci ne commissionarono la realizzazione ad un certo Stefano di Moscino, noto artista abruzzese.